In questi giorni può capitare di ricevere una PEC da Equitalia che chiede ai clienti o ad altri debitori del contribuente inadempiente di pagare direttamente all’Erario le somme di denaro dovute al soggetto fino a concorrenza del credito. Si tratta di una procedura di pignoramento presso terzi: In pratica se un fornitore o un soggetto nei confronti del quale abbiamo un debito non ha pagato imposte o comunque è debitore nei confronti dell’Erario, Equitalia ci “ordina” di pagare lo Stato invece che il nostro fornitore, fino a che il nostro debito nei suoi confronti si sia esaurito o fino a che la somma dovuta dal soggetto all’Erario sia stata interamente versata.
In questo modo Equitalia cerca di recuperare le somme dovute all’Erario non solo dai soggetti inadempienti ma anche presso i loro clienti. In pratica noi non paghiamo i debiti che abbiamo presso un fornitore ad esempio ma giriamo quei soldi direttamente all’agente della riscossione, in questo modo noi estinguiamo il nostro debito verso il fornitore, e a sua volta il nostro fornitore chiude il suo debito verso l’Erario.
Quando si verifica questa condizione?
Se trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, oppure 90 giorni dalla notifica dell’avviso dell’accertamento esecutivo o 5 giorni dalla notifica dell’avviso di mora, il contribuente non provvede al pagamento delle somme dovute (anche presentando richiesta di rateazione), Equitalia può ricorrere a tutelare i suoi crediti mediante misure come ipoteca o fermo amministrativo del veicolo, oppure al pignoramento presso terzi. Questa ultima ipotesi si verifica nel momento in cui il debitore di imposte o altre somme dovute allo Stato sia allo stesso tempo creditore di altri soggetti. Scatta dunque una procedura di recupero coatto che consente all’agente della riscossione di chiedere soldi a soggetti terzi, debitori del contribuente, fino a concorrenza del credito per cui si procede.
Per avviare questa procedura l’Agente della Riscossione però ha bisogno di sapere chi sono i soggetti terzi a cui andare ad emettere questo ordine di pagamento. Per farlo si può avvalere delle informazioni in suo possesso a seguito di accessi in azienda oppure ricostruire i rapporti commerciali tramite elenco clienti / fornitori (spesometro). Certificazione Unica, contratti di locazione, contratti di lavoro: sono tutti elementi in possesso dell’amministrazione finanziaria che possono essere utilizzati per identificare i soggetti creditori del contribuente inadempiente.
Le somme che possono essere pignorate sono quelle dovute al creditore ad ogni titolo, possono riguardare affitti, pigioni dovute a terzi, stipendi o altre somme relative a rapporti di lavoro, e tutti gli altri crediti vantanti dal creditore verso terzi, compresa la Pubblica Amministrazione.