Le novità del D.D.L. di Bilancio 2025

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il disegno di legge di Bilancio per il 2025, delineando una manovra finanziaria che prevede interventi significativi per un valore complessivo di circa 30 miliardi di euro. Di seguito, elenchiamo sinteticamente le principali misure di interesse per lavoratori, famiglie e imprese.

Riduzione del cuneo fiscale e riforma dell’Irpef

Una delle novità centrali è il taglio del cuneo fiscale, che diventa una misura strutturale. Per i redditi fino a 25.000 euro annui, la riduzione sarà del 7%, mentre per quelli compresi tra 25.000 e 35.000 euro la percentuale sarà del 6%. Questo intervento, dal costo stimato di 10 miliardi di euro, si tradurrà in un incremento di circa 100 euro mensili nelle buste paga dei lavoratori con i redditi più bassi.

A conferma delle misure avviate quest’anno, viene resa strutturale anche la riforma dell’Irpef, che continuerà a prevedere tre aliquote: 23% fino a 28.000 euro, 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, e 43% oltre i 50.000 euro.

Sostegno alle famiglie e natalità

Il Governo ha introdotto nuove agevolazioni per le famiglie, tra cui la “Carta per i nuovi nati”, un contributo di 1.000 euro per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, volto a sostenere le prime spese legate all’arrivo di un bambino. Inoltre, è stato potenziato il bonus per la frequenza degli asili nido, escludendo dal calcolo dell’ISEE le somme legate all’assegno unico universale.

Agevolazioni per la casa e l’edilizia

Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato per tutto il 2025, con una detrazione del 50%, limitata alle prime case. Il tetto massimo di spesa rimane di 96.000 euro, con la possibilità di usufruire delle detrazioni in 10 anni.

Per le altre abitazioni, le detrazioni tornano al 36% con tetto di spesa a 48.000 euro

Welfare aziendale e fringe benefit

La manovra conferma le agevolazioni fiscali per il welfare aziendale. Saranno soggette a tassazione ridotta al 5% le somme fino a 3.000 euro destinate ai lavoratori con figli a carico, mentre per i lavoratori senza figli sarà prevista una detassazione dei fringe benefit fino a 1.000 euro.

Pensioni e indicizzazione

Per quanto riguarda le pensioni, è prevista la piena indicizzazione all’inflazione per gli assegni fino a 2.000 euro mensili (4 volte il minimo), mentre per gli importi superiori l’indicizzazione sarà parziale e decrescente. Il Governo sta inoltre valutando una modifica del “bonus Maroni”, con la possibilità per chi posticipa il pensionamento di ricevere i contributi direttamente in busta paga, anziché all’INPS.

E’ prevista la conferma di Quota 103 in versione contributiva, Ape sociale e Opzione donna.

Spesa pubblica e settore sanitario

In tema di razionalizzazione della spesa pubblica, la manovra prevede un taglio del 5% per i Ministeri, con l’esclusione degli enti locali e dei Comuni. Al contempo, è allo studio un incremento fino a 3 miliardi di euro per il sistema sanitario nazionale, con l’obiettivo di rafforzare i servizi e ridurre le liste d’attesa.

Contributo del settore bancario

Allo studio una misura che coinvolge le principali banche italiane per anticipare circa 3-4 miliardi di euro sulle imposte differite attive (DTA). Questo contributo servirà a sostenere la manovra e garantire la sostenibilità degli interventi previsti.

Aumento dell’aliquota sulle plusvalenze da cessioni Criptovalute

L’aliquota sulle plusvalenze da criptovalute passerà dall’attuale 26% al 42% a partire dal 2025. Questo aumento riguarderà tutte le plusvalenze superiori a 2.000 euro realizzate con la compravendita di criptovalute

Prossimi passaggi legislativi

Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri rappresenta una proposta iniziale. Il disegno di legge sarà ora sottoposto all’esame del Parlamento, dove potranno essere introdotte modifiche ed emendamenti. L’approvazione definitiva è attesa entro il 31 dicembre 2024.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *